Un miele difficile da produrre
Nonostante il corbezzolo sia piuttosto diffuso in Italia, la sua fioritura tardiva rende particolarmente difficile la produzione di miele. Un miele mono flora si può ricavare solo dove l’attività delle api prosegue anche durante l’autunno. Inoltre, una volta raccolto, può essere necessario un ulteriore intervento dell’apicoltore per ridurre l’umidità del miele. Le api, infatti, potrebbero non essere in grado di concentrarlo a sufficienza e sappiamo che un’elevata umidità può dar luogo a fenomeni di fermentazione. A ciò si aggiungono condizioni climatiche non spesso favorevoli, quali piogge persistenti o, al contrario, periodi di siccità o caratterizzati da forti venti.
Il miele di corbezzolo si presenta di colore ambrato quando liquido, mentre vira al nocciola/marrone con tonalità grigio/verdi quando cristallizza. La cristallizzazione, un processo del tutto naturale che interessa quasi tutti i tipi di miele, avviene piuttosto rapidamente e con cristalli finissimi. La sua consistenza diventa morbida e cremosa. Il sapore è forse la nota più caratteristica di questo miele. Sia aroma che odore sono molto forti, intensi e pungenti. All’olfatto ricorda il profumo delle foglie di edera, dei fondi di caffè, delle fave di cacao, del rabarbaro e della genziana. Al palato, similmente, restituisce un sapore di foglia di tabacco bagnata e di radici amare. L’aggettivo più utilizzato per descriverlo, però, è sicuramente “amaro”. Questa sua peculiarità lo rende davvero un miele di nicchia e riservato agli estimatori di questo gusto così particolare.
Può essere utilizzato in cucina
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